Arretrati Mondo Sanitario
Infermiere di famiglia e di comunità: passaggio da un’assistenza “reattiva” ad una “proattiva”
Infermiere di famiglia e di comunità: passaggio da un’assistenza “reattiva” ad una “proattiva”
MARIACRISTINA MAGNOCAVALLO
Presidente OPI Campobasso-Isernia, componente tavolo tecnico Ospedali di Comunità - Ministero della Salute, revisore dei conti FNOPI
ANDREA DI CESARE
Referente commissione comunicazione OPI Campobasso-Isernia, componente gruppo di lavoro social media FNOPI
FRANCESCO COLAVITA
Esperto di management delle ASL e delle reti dello sviluppo sociale, valutatore delle performance del SSN
Riassunto: Una nuova figura professionale si va affacciando nel complesso sistema delle professioni sanitarie. Nello specifico, l’infermiere di famiglia e di comunità è un professionista delle cure primarie che supporta l’integrazione ospedale-territorio, facendo della prossimità e della continuità assistenziale la propria peculiarità. Un profilo in fase di definizione, anche nelle competenze, che vari documenti di programmazione hanno provato a determinare. Il Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche 2019, testo approvato dal Consiglio Nazionale FNOPI, ne ha fissato ulteriori caratteristiche per standardizzarne le competenze. L’articolo descrive la figura dell’infermiere di famiglia e di comunità attraverso una revisione della letteratura e delle esperienze nazionali ed internazionali.
Parole chiave: infermiere di comunità, famiglia, assistenza infermieristica, ospedale-territorio
Quaderni OS - A chi interessa il benessere del medico
di Gabriele Giuseppe Pepe e Franco Pepe
2022, pagg. 164, versione pdf € 15,00 - versione cartacea € 28,00 - © FRG Editore, Roma