Il Piano nazionale delle cronicità: strumento fondamentale per la gestione dei pazienti

 

ROBERTO GRINTA
Direttore Dipartimento dei Servizi AV2 - ASUR Marche

 

Riassunto: Molte persone anziane vanno incontro ad una diminuzione della loro mobilità, un aumento della fragilità o di altri cali nel funzionamento fisico o cognitivo. Le persone anziane richiedono delle forme di assistenza a lungo termine, fra le quali l’assistenza a domicilio, l’assistenza in comunità, nelle residenze e nelle lungo degenze post acuzie o ospedali di comunità. L’aumento dei costi sanitari diretti ed indiretti, in parte sono sostenuti dalla società ed in parte dalle famiglie. La futura necessità di servizi di assistenza a lungo termine (sia formali che informali) sarà in gran parte determinata dalle variazioni del numero assoluto di persone nelle fasce di età più anziane accoppiate all’andamento dei tassi di disabilità. Dato l’aumento dell’aspettativa di vita e la pura crescita numerica delle popolazioni più anziane, lo slancio demografico aumenterà probabilmente la domanda di cure. Questa crescita potrebbe tuttavia essere alleviata dal declino della disabilità tra le persone anziane. Sicuramente questa sarà la sfida più importante nei prossimi anni; il Piano nazionale delle cronicità ha introdotto concetti innovativi della presa in carico dei pazienti con cronicità, con indicazioni su macroprocessi e microprocessi di politica nazionale, regionale e locale.

Parole chiave: cronicità, macroprocesso e microprocessi, invecchiamento

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