La presa in carico della persona con disabilità nell’attuale sistema sanitario della Regione Marche: quali sviluppi?



INGRID IENCINELLA
Psicologa-Psicoterapeuta, Responsabile UOS UMEA Fabriano-Jesi-Senigallia - AST Ancona Marche

 

Riassunto: Negli ultimi venti anni si è assistito ad un cambiamento epocale rispetto alle tematiche connesse alla disabilità, sia dal punto di vista dell’approccio scientifico e legislativo (si pensi soprattutto alla convenzione ONU per le persone con disabilità, all’ICF e alla recente legge delega al governo in materia di disabilità), che da un punto di vista prettamente sociale. A fronte di questi cambiamenti è indispensabile una riflessione sull’organizzazione e il funzionamento dei servizi adibiti alla presa in carico di soggetti con disabilità, anche alla luce del D.P.C.M. 12 gennaio 2017 sui LEA.
     Non è possibile né trattare la disabilità come se fosse una malattia, affrontata da singoli specialisti, né delegare la presa in carico delle persone con disabilità ad un servizio specifico, come potrebbe essere nella Regione Marche l’UMEA - peraltro con una cronica sottodotazione di personale - ma è necessaria una presa di consapevolezza da parte di tutti gli operatori del sistema sanitario e sociale sull’importanza di costruire delle reti clinico-assistenziali e socio-sanitarie a cui l’UMEA può fare capo a livello territoriale, fungendo da riferimento per il coordinamento degli interventi necessari, di cui rimane responsabile ciascun attore della rete.

Parole chiave: disabilità, presa in carico, progetto di vita, integrazione socio-sanitaria, reti clinico-assistenziali

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