Il comportamento dei minori “a rischio”: dinamiche di gruppo, riflessioni socio-sanitarie e strategie d’intervento
 

STEFANIA DE SIMONE
Ricercatore di Organizzazione Aziendale, Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo,
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Napoli

LORENZO ACAMPORA
Direttore U.O.C. Tutela della salute negli istituti penitenziari, ASL Napoli 1C

ANTONELLA STRINO
Psicologa Istituto Penitenziario e Comunità di Alloggio, Avellino

Riassunto: L’obiettivo del lavoro è di analizzare i comportamenti di devianza dei minori a rischio, focalizzandosi su fattori di rischio (dalle condizioni socio-familiari all’insorgere di malattie psichiatriche), dinamiche di gruppo, organizzazione e ruolo del sistema giudiziario minorile, ipotizzando un percorso terapeutico “tipo” del minore a rischio, secondo un caso di comunità “virtuosa”. Nell’intento di colmare un gap conoscitivo sulla carenza di contributi in letteratura volti a delineare i comportamenti dei minori rischio, si intende fornire un contributo all’interpretazione dei comportamenti di devianza minorile offrendo spunti di riflessione su opportune strategie d’intervento, in cui sono chiamati all’appello la famiglia, la società e le istituzioni locali.

Parole chiave: minori a rischio, psicologia sociale, comportamenti devianti, giustizia minorile, comportamento organizzativo

Abstract: The aim of the work is to analyze the behavior of minors “at risk”, in particular of baby gangs, focusing on risk factors, group dynamics, organization and role of the justice system for “minor”, by hypothesizing a “typical” therapeutic path of the minor, taking as a model a case of a “virtuous” community. The work aims to contribute to the interpretation of behaviors of minors “at risk”, also providing reflections on appropriate intervention strategies, requiring network among family, society and local institutions.

Keywords: minors at risk, social psychology, deviant behavior, justice of minors, organizational behavior

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