“Curare@casa - L’Ospedale Virtuale”: un modello innovativo di presa in carico del paziente a domicilio
“Curare@casa - L’Ospedale Virtuale”: un modello innovativo di presa in carico del paziente a domicilio
ANTONIO SALVATORE MIGLIETTA
Direttore UOC Percorsi Clinico Assistenziali e Telemedicina ASL Roma 2
EMANUELE FABRIZI
Dirigente Medico UOC Percorsi Clinico Assistenziali e Telemedicina ASL Roma 2
GIOVANNI PROFICO
Direttore UOC Analisi Organizzativa e Supporto Informatico ASL Roma 2
MICHELE CIARDO
Assistente Tecnico Programmatore UOC Analisi Organizzativa e Supporto Informatico ASL Roma 2
LIVIA DOMIZIA BARBERINI
Dirigente Amministrativo UOC Controllo di Gestione ASL Roma 2
PIERO PALAZZETTI
Coadiutore Amministrativo UOC Controllo di Gestione ASL Roma 2
GIOVANNI CAPOBIANCO
Direttore UOC Geriatria Transmurale Integrazione Ospedale-Territorio Ospedale S. Eugenio ASL Roma 2
CESARE IANI
Direttore UOC Neurologia e Stroke Unit Ospedale S. Eugenio ASL Roma 2
BARBARA PORCELLI
UOC Assistenza alla Persona ASL Roma 2
GIUSEPPE GAMBALE
Direzione Sanitaria ASL Roma 2
SALVATORE DI SOMMA
Dipartimento di scienze medico-chirurgiche e medicina traslazionale, Università “La Sapienza” di Roma
GIORGIO CASATI
Direttore Generale ASL Roma 2
Riassunto: Il presente articolo analizza un progetto di implementazione di presa in carico a domicilio in corsie di assistenza virtuali (suddivise per disciplina), per un periodo definito, di pazienti dimessi dal reparto di degenza. Tale progettualità sarà basata su sistemi di telemedicina mediante l’utilizzo di devices per la rilevazione di parametri vitali (telemonitoraggio), attività di televisita, teleconsulto e ove richiesto, l’esecuzione, di esami di laboratorio o diagnostica strumentale direttamente a casa del paziente, il tutto coordinato da una Centrale operativa a gestione infermieristica con il supporto degli specialisti del reparto di dimissione e del Medico di Medicina Generale.
Oggetto dell’articolo è quello di illustrare un modello di processo organizzativo di digitalizzazione, inteso a migliorare la continuità assistenziale dei pazienti attraverso la realizzazione dell'integrazione ospedale-territorio.
Tale modello si basa sull’introduzione di un nuovo setting assistenziale ed in grado di offrire i vantaggi di una degenza reale a domicilio del paziente e quelli forniti dall’integrazione delle applicazioni della telemedicina.
La popolazione di riferimento è quella afferente ai reparti di degenza, che partecipano al progetto, selezionata per una dimissione precoce mediante criteri clinici e di eleggibilità tecnologica.
Tale immissione nelle corsie virtuali può determinare una riduzione della pressione sui tempi di ricovero a carico dei presidi ospedalieri e maggiore disponibilità giornaliera di posti letto per i Dipartimenti di Emergenza/Urgenza.
Risulta evidente come tale progettualità attraverso l’utilizzo della Telemedicina in un percorso virtuale operativo, risponda all’esigenza di una rimodulazione dell’offerta socio-sanitaria per il paziente, favorendo un’integrazione migliore tra i sistemi ospedalieri e quelli territoriali.
Nell’articolo verrà esposto il modello di ospedale virtuale attuato dalla ASL Roma 2, evidenziando i criteri di inclusione per l’accesso, gli attori che guidano la transizione da degenza reale a digitale ed i profili coinvolti nella gestione del setting.
Si analizza, altresì, l’impatto finora ottenuto di questo processo sui tempi di ricovero e le risorse correlate, sul turn over della disponibilità di posti letto e le conseguenti tempistiche di permanenza in pronto soccorso, nonché sul tasso di nuova ospedalizzazione dei pazienti presi in carico con il setting assistenziale in oggetto.
Il modello proposto vuole inoltre valutare se tale percorso di raccordo tra l’ospedale ed il territorio risponda ai criteri dell’integrazione suggerita dal PNRR degli attori futuri di una sanità che cambia: Case della salute e di Comunità, Centrali Operative Territoriali (COT) e l’Ospedale.
Parole chiave: integrazione ospedale-territorio, PNRR, telemedicina, centrale operativa territoriale (COT), Curare@casa>
Abstract: This paper analyzes a project to implement take-home care in virtual care wards (divided by discipline), for a defined period, of patients discharged from inpatient wards. This project will be based on telemedicine systems through the use of devices for the detection of vital parameters(telemonitoring), tele visit activities, teleconsultation and where required, the performance, of laboratory tests or instrumental diagnostics directly at the patient's home.
The above coordinated by a nurse-managed Operations Center with the support of the Specialists in the Discharge Department and the General Practitioner (GP).
The aim of the article is to illustrate an organizational process model of digitization intended to improve continuity of care for patients through the implementation of hospital-territory integration.
This model is based on the introduction of a new care setting and able to offer the advantages of a real hospital in the resident's home and those provided by the integration of telemedicine applications.
The target population is those afferents to inpatient wards, which participate in the project, selected for early discharge through clinical and technological eligibility criteria.
Such entry into the virtual lanes may result in reduced pressure on hospitalization times borne by hospital departments and greater daily availability of beds for Emergency/Urgency Departments.
It is evident how such a project through the use of Telemedicine in an operational virtual pathway meets the need for a reshaping of the socio-health care offer for the patient, fostering better integration between hospital and territorial systems.
The article will expose the virtual hospital model implemented by ASL Roma 2, highlighting the inclusion criteria for access, the actors driving the transition from real to virtual hospitalization, and the profiles involved in managing the setting.
The impact so far of this process on hospitalization times and related resources, on the turnover of the bed availability and the resulting length of stay in the ER, and on the rate of new hospitalization of patients taken in with the care setting in question is also analyzed.
The proposed model also aims to assess whether this pathway of linking the hospital and the territory meets the criteria of the integration suggested by the PNRR of the future actors of a changing health care: Health and Community Homes, Territorial Operating Centers (COTs) and the Hospital.
Key words: hospital-territory integration, PNRR, telemedicine, territorial operations center (COT), Curare@casa
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