Organizzazione Sanitaria - n.3 - Lug-Set - 2010

2. Farmaco equivalente e spesa farmaceutica: un’esperienza di ricerca-azione qualitativa nella Azienda Usl di Viterbo

Rita Maria Ferrelli, Maria Loreta Nulvesu, Antonella Proietti, Maria Letizia Tosini

Parole Chiave:

In linea con il piano di rientro della spesa sanitaria della Regione Lazio e con la finalità di contribuire al contenimento della spesa farmaceutica, l’Azienda usl di Viterbo ha progettato una ricerca-azione qualitativa con focus group, mirante a caratterizzare attitudini e opinioni di cittadini e operatori sanitari nei confronti del farmaco equivalente e ad identificarne possibili motivi del basso uso. Sono stati condotti quattro focus group con rappresentanti di associazioni di consumatori e con professionisti medici e farmacisti componenti delle “Commissioni Appropriatezza”, attive in ciascuno dei cinque distretti aziendali.
Lo studio ha evidenziato un clima tendenzialmente di sfiducia nei confronti del farmaco equivalente, principalmente collegato alla mancanza di informazione al riguardo. L’attitudine dei consumatori verso il farmaco equivalente è positiva ed è fondamentalmente mediata dalla figura del medico di famiglia, cui i pazienti delegano la responsabilità terapeutica e, quindi, la scelta del farmaco. I farmacisti, essendo a conoscenza dell’iter certificativo del farmaco, sono maggiormente propensi al suo uso, mentre tra i medici la sfiducia nella qualità ed efficacia del farmaco equivalente è elevata.
Mancanza di informazione e di fiducia nella qualità ed efficacia del farmaco sono tra le principali cause del basso uso di farmaci equivalenti, cui si aggiunge una maggior fiducia nel farmaco di marca e l’abitudine alla prescrizione di quest’ultimo. Infine, sia i consumatori che i professionisti sono consapevoli delle dinamiche di mercato che sottendono la problematica del farmaco, sottolineando l’importanza di un approccio integrato e la creazione di una rete e sinergie per promuovere l’uso del farmaco equivalente.


According to Lazio Regional Health Authority’s policy to slow down public expenditure on pharmaceutical products and with the purpose of reducing drug expenditure, Viterbo Local Health Unit planned and implemented a qualitative action research on generic drugs.
The study aims at describing citizens’ and health operators’ opinions on and attitudes towards generic drugs, as well as at identifying possible reasons for low consumption of generic drugs. The study carried out four focus groups with representatives of consumers rights organisations and with doctors and pharmacists belonging to the “Appropriateness Committees” of the five Districts composing the Viterbo Local Health Unit.
The results of the study show mistrust towards generic drugs, due to lack of knowledge about it. Citizens’ attitude towards generic drugs is positive, although mediated by family doctors, depositary of citizens’ trust concerning health care decision taking and drug choice. Pharmacists believe in generic drugs more than family doctors do, since the former have technical knowledge about drug production and quality assurance, while the latter are wary of quality and effectiveness of generic drugs.
Lack of information on and distrust of quality and effectiveness of generic drugs are the main causes for their low use. Moreover, family doctors prefer proprietary brands for both being used to prescribing them and for trusting them more than the generic ones. Both citizens and professionals are aware of drugs market trends. This underlines the importance of creating a network and synergies with a multidisciplinary and integrated approach to promote the use of generic drugs.

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