Sicurezza delle cure: applicazione di un protocollo per la realizzazione di un audit del PDTA della paziente affetta da tumore della mammella
ALESSANDRA LAMOLINARA
Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico, Patologia Clinica, ASL Teramo
MATTEO PANTALONE
Coordinatore TSRM, Azienda Sanitaria Territoriale 5, Ascoli Piceno
Riassunto: La condivisione di percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali (PDTA) costituisce un elemento fondamentale di governance delle reti oncologiche. Nell’ambito di tale processo vengono valorizzate le buone pratiche cliniche e definiti i modelli organizzativi più idonei per rispondere con efficacia ed efficienza alla richiesta di salute dei cittadini partendo dalle proprie risorse: economiche, aree dedicate, personale, tempi e strumentazioni.
Il PDTA rappresenta l’approccio privilegiato per analizzare, riprogettare e monitorare i processi primari.
Il Ministero della Salute ha elaborato il Manuale sull’audit clinico, nel quale viene presentato il metodo per indicare la verifica dei dati di bilancio e delle procedure di una azienda per controllarne la correttezza.
Il progetto porterà alla realizzazione di un sistema di monitoraggio stabile (l’audit appunto) ed in questo modo si potranno valutare in maniera continua e sistematica le performance di gruppi di lavoro multidisciplinari e multi professionali integrati impiegati nel PDTA del cancro della mammella.
Esso deve scegliere temi che dovranno essere oggetto di discussione ed approfondimento, facendo riferimento a dati correnti e a dati contenuti in un database della struttura che raccoglie informazioni relative al percorso diagnostico terapeutico assistenziale delle pazienti.
Per effettuare l’audit clinico è fondamentale selezionare criteri, standard ed indicatori che costituiscono la struttura di riferimento che permette di evidenziare dove e come il processo o l’attività di cura specifica o l’esito si discostano dalle pratiche in uso.
Il tipo di studio oggetto di audit è di tipo prospettico quindi adatto per la valutazione dei processi di cura, si basa sull’osservazione diretta delle situazioni o sul colloquio con il professionista.
Si utilizzerà un diagramma di Gantt contenente le attività e le tempistiche utili all’audit.
L’audit clinico è universalmente riconosciuto come un importante strumento di “Clinical Governance” ed il suo utilizzo, deve essere promosso in tutti gli ambiti del SSN in quanto rappresenta uno dei metodi più appropriati per valutare il grado di aderenza dell’attività clinica alle migliori pratiche disponibili ed assicurare standard elevati di assistenza.
Parole chiave: PDTA, audit, cancro mammella, Gantt
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