Responsabilità medica e valutazione del rischio suicidario

ANGELOMARCO BARIOGLIO
Direttore U.O.C. Psichiatria Territoriale - AST Ascoli Piceno

Riassunto: L’evento suicidario, problema cruciale della disciplina psichiatrica, contrariamente a quanto ritenuto nella comune opinione, non è necessariamente correlato a patologie psichiatriche. In realtà, l’atto suicidario, trae origine da una commistione di elementi etiopatogenetici, di natura assai dissimile tra loro ed è considerabile come una dimensione che avvolge il soggetto in crisi, uno stato di sofferenza e di perturbazione della mente non ancorato a singoli fattori.
     Nella prima parte, viene indagato con attenzione l’attuale impianto normativo che definisce la responsabilità colposa del medico. Si valutano i profili di negligenza, imprudenza e imperizia e la caratterizzazione, per il medico, dell’obbligazione di mezzi e di diligenza, e non di risultato. Si sottolinea che il nesso causale in caso di responsabilità del medico, per morte del paziente, deve essere provato aldilà di ogni ragionevole dubbio.
     Nella seconda parte, viene esaminata la gestione clinica del rischio suicidario.
     Si sottolinea che, nel suo procedere professionale, lo psichiatra si deve attenere allo standard di cure (“standard of care”), vale a dire all’insieme di capacità e di mansioni proprie di uno psichiatra medio in circostanze simili.
     Quali aspetti prioritari nella valutazione del rischio suicidario, vengono esaminati sia la determinazione dello status psichico, che il problema di un valido consenso.
     Viene posta una particolare attenzione anche alla rilevazione di situazioni di rischio imminente, che vengono evidenziate da peculiari segnali di allarme, tipici cambiamenti comportamentali che pongono l’accento su uno stato di sofferenza e sul rischio potenziale di suicidio nel breve termine.
     Infine, viene indagato il ruolo delle cause sopravvenute nella determinazione del rapporto di causalità tra la eventuale condotta omissiva del medico e l’atto suicidario, con particolare attenzione alla concezione della “ragionevole anticipazione del rischio”.

Parole chiave: evento suicidario, responsabilità colposa, valutazione del rischio, standard of care, segnali di allarme, cause sopravvenute

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